sabato 14 maggio 2011

Psicologia di massa del berlusconismo 5. [una fiaba?]

Stanco delle continue e palesi finzioni e menzogne, delle contraddizioni in diretta, del teatrino sul nucleare e i referendum, della campagna diffamatoria durante le elezioni amministrative, Adam pensa: tanto vale dedicarsi alle storielle.
E allora gli viene in mente questa cosa, una fiaba inventata da lui o forse un sogno che aveva fatto.
La fiaba, parafrasando Andersen, si intitola “I vestiti nuovi dell'imprenditore”, e racconta di un imprenditore sempre all'ultima moda, che amava molto le feste e le belle donne. Un giorno arrivarono nel suo regno, regno imprenditoriale s'intende, due PR venuti dalle terre dei beduini e gli proposero di organizzargli la festa più grande che sia mai stata fatta, una cosa di cui si sarebbe parlato per generazioni, un party con donne bellissime, ottimo vino, cibi squisiti dove tutti si sarebbero divertiti eccetera eccetera. Adam pensa a che nome si possa dare a una festa del genere ma non gli viene proprio in mente niente.
E insomma, alla fine l'imprenditore accettò che questi misteriosi PR gli organizzassero la festa e questi iniziarono a darsi un gran daffare, a spostare mobili, a sistemare gli spazi della villa immensa dell'imprenditore. Dicevano che portavano un sound system modernissimo, degli addobbi all'ultimo grido, così raffinati da esser praticamente invisibili, vestiti, donne e così via.
Poi, finalmente la festa, gli ospiti.

Il giorno dopo, l'imprenditore si risveglia, male. Decine di coppie di occhi puntati su di lui e indici accusatori. Nei bagordi, sarebbe giaciuto con la donna sbagliata, una principessa dei Regni d'Oriente, causando l'ira di tutti. Come difendersi? Impossibile fuggire, inutile negare, è stato trovato a letto nudo.
Si alza in piedi in tutta la sua statura, è nudo, davanti alla folla, non gli han lasciato nemmeno il tempo di rivestirsi.
Un bambino subito zittito pudicamente dalla madre sussurra: “Com'è piccolo!”.
La sua difesa: “È impossibile che io abbia fatto ciò di cui mi si accusa. Sono impotente”.

Mentre dentro gelido scende il silenzio, nel giardino, una statua di ghiaccio raffigurante l'imprenditore, portata per l'evento, crolla.
 
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